Dramma in sei atti di L. Tolstoj, scritto nel 1900. Feclja
Protasov ha abbandonato la moglie Liza ma, non volendo giungere al divorzio e
non volendo, d'altra parte, ostacolare l'amore di Liza per l'amico Karenin,
finge di suicidarsi. I due possono così sposarsi e tutto andrebbe nel
migliore dei modi se un ricattatore non giungesse a denunziare la strana
situazione. Durante il processo che ne segue, Protasov compie l'estremo
sacrificio: si uccide con un colpo di rivoltella, perché non sia infranta
la felicità della moglie e dell'amico. Il dramma, nonostante l'intento
paradossale, ha accenti di verità psicologica e di semplicità
poetica.